Il terzo mandato divide la politica. Intanto FDI vola nei sondaggi

Una legge locale accende una miccia nazionale. Tra veti incrociati e ambizioni di potere, il terzo mandato spacca la maggioranza. E mentre si litiga, Fratelli d’Italia allunga. In silenzio, ma inesorabilmente

Maurizio Fugatti presidente regione Trentino
Il terzo mandato divide la politica. Intanto FDI vola nei sondaggi (AnsaFoto) – ilsitodimassacarrara.it

Una spaccatura evidente, una mossa politica controversa e, sullo sfondo, un equilibrio di forze che si rimescola lentamente. Il terzo mandato dei presidenti di Regione torna al centro del dibattito nazionale, e lo fa con un caso simbolico: quello del Trentino.

Ma mentre le tensioni si consumano tra i partiti di governo, Fratelli d’Italia continua a crescere nei sondaggi, lasciando gli alleati a interrogarsi sul proprio futuro.

Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge approvata dal Consiglio provinciale di Trento, che consentirebbe a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma, di candidarsi per un terzo mandato consecutivo.

Una scelta che ha sollevato non poche polemiche all’interno della stessa maggioranza: la Lega si è opposta apertamente, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno sostenuto la linea dura del governo Meloni.

L’impugnazione, formalmente, rappresenta un ricorso alla Corte Costituzionale per valutare la legittimità della norma trentina. Il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ha definito la decisione un «grave errore», difendendo l’autonomia della Provincia e richiamando il principio della diversità statutaria rispetto alle Regioni ordinarie.

La polemica affonda le radici nella recente sentenza della Consulta che ha bocciato una legge simile approvata in Campania per favorire un terzo mandato a Vincenzo De Luca. Ma Trento è una Provincia autonoma, e qui si gioca la differenza su cui insiste Calderoli: secondo lui, la legge nazionale non sarebbe automaticamente applicabile.

Sarà ora la Consulta a decidere se questa interpretazione regge oppure no. Intanto, resta il sospetto che dietro al braccio di ferro ci siano anche interessi politici più ampi, legati al futuro delle leadership locali e alla distribuzione del potere tra gli alleati.

Sondaggi: la Lega frena, Fratelli d’Italia accelera

Il tema del terzo mandato ha già spaccato la maggioranza in passato. Già nel 2024, la Lega aveva proposto modifiche per abolire il vincolo e permettere nuove candidature a Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Ma Fratelli d’Italia si è sempre opposta.

Giorgia Meloni presidente del Consiglio
Sondaggi: la Lega frena, Fratelli d’Italia accelera (AnsaFoto) – ilsitodimassacarrara.it

Un dettaglio non trascurabile: il partito di Giorgia Meloni, che oggi è primo nei sondaggi con il 30,3%, ha tutto l’interesse a promuovere candidati propri anche nelle regioni storicamente leghiste.

Nel frattempo, il PD risale al 22,5%, ma resta staccato. Chi guadagna più di tutti è il Movimento 5 Stelle, che con un +0,4% sale al 12,4%, un segnale di resistenza dopo mesi difficili. Male invece proprio Lega e Forza Italia, entrambe in calo, ferme rispettivamente all’8,4% e all’8,3%.

Il peso nei sondaggi conferma quanto i rapporti di forza nella maggioranza si stiano spostando. Fratelli d’Italia, pur registrando un lieve calo settimanale (-0,1%), rimane saldamente sopra la soglia psicologica del 30% e si prepara a giocare la partita del futuro politico, anche a costo di scontentare gli alleati di governo.

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