C’è un’allerta riguardante l’acqua in bottiglia. Secondo un test di Altroconsumo sono pochi i marchi senza inquinanti.
L’indagine ha coinvolto 21 marchi di acqua minerale più diffusi in Italia. Solo tre sono risultati privi di sostanze inquinanti e ben sei sono stati classificati insufficienti per elevata presenza di acido trifluoroacetico. Significa che i consumatori devono stare attenti ai prodotti acquistati al supermercato perché potrebbero rappresentare un pericolo per la salute.
La salute dei consumatori subisce continui attacchi. Arrivano dai prodotti alimentari con frequenti richiami a causa di rischi biologici, contaminazioni e presenza di allergeni non dichiarati in etichetta e giungono anche dall’acqua. Per rimanere correttamente idratati dovremmo bere circa 2 litri di acqua al giorno. La quantità esatta varia in base all’età , alla corporatura, all’attività fisica svolta e alle condizioni di salute.
In generale ai bambini fino a tre anni si raccomanda di bere 1 litro d’acqua al giorno per poi aumentare a 1,3 litri per i bimbi entro gli 8 anni e restare nel range tra 1,3 e 1,7 litri per ragazze e ragazzi. Si giunge così ai 2 litri consigliati per gli adulti. Oltre al quantitativo bisogna fare attenzione a bere acqua senza inquinanti.
Nel test condotto da Altroconsumo sono stati analizzati fattori quali la composizione chimica, la presenza di contaminanti, l’imballaggio e l’etichetta. Su 21 marchi hanno ottenuto un punteggio buono in 11 con tre brand che si sono distinti perché privi di sostanze inquinanti. Sul podio abbiamo Blues Sant’Antonio di Eurospin, Conad Valpura e San Benedetto Eco-Green Benedicta.
Le sei acqua minerali giudicate insufficienti sono Acqua Panna, Esselunga Ulmeta, Maniva, Saguaro di LIDL, Levissima e Fiuggi. Il problema principale la presenza di Tfa con livelli superiori a quelli stabiliti dalla normativa sull’acqua potabile. Non solo, nei marchi Levissima e Fiuggi Altroconsumo ha rilevato anche presenza di arsenico.
Bisogna puntualizzare che la pericolosità del Tfa non è stata appurata chiaramente ma appartenendo ai PFAS, sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate si deduce come l’acido possa considerarsi dannoso per la salute soprattutto per il fegato e la capacità produttiva. Ad oggi l’Autorità europea per la sicurezza alimentare sta lavorando per ridefinire i valori minimi di Tfa da considerare accettabili come dose giornaliera.
La decisione dovrebbe arrivare nel 2026. Aggiungiamo che ad inizio anno anche Il Salvagente ha segnalato un pericolo in seguito ad un’indagine. L’acqua in bottiglia contiene anche pesticidi seppure entro i limiti massimi previsti dalla normativa. Tra i marchi privi di pesticidi San Benedetto Ecogreen naturale che si conferma, dunque, attenta alla salute dei consumatori.
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